Giuseppe Lauria
GIUSEPPE LAURIA, cenni biografici
Giuseppe Lauria nasce nel 1940 ad Accettura, in provincia di Matera. Dopo pochi mesi, allo scoppio della seconda guerra mondiale, il padre viene chiamato alle armi e nel 1943 viene ferito e poi internato a Misk, sul fronte russo, dove muore il 22 marzo. Nel 1948 lascia i boschi secolari della Lucania e si trasferisce in Calabria, a Nicastro (oggi Lamezia Terme) insieme alla madre nata al Cairo da genitori italiani emigrati in Egitto agli inizi del secolo. Proprio per il suo vissuto, i temi più ricorrenti nelle sue opere saranno proprio la natura incontaminata, la guerra e l’emigrazione. Dopo il diploma Magistrale si dedica completamente all’attività artistica e gli amici di Nicastro organizzano, nel 1965, la sua prima mostra personale che, presentata dal critico Domenico Teti, ottiene un notevole successo che segna l’inizio del suo itinerario artistico.
Il “mitico 68” lo vede a Parigi dove frequenta l’Accademia Lhote diretta da Henry Goetz. Qui conosce Pierre Imbourg (direttore della rivista L’Amateur d’Art) che organizza per lui una esposizione personale alla Galerie de l’Universitè e stringe una cordiale amicizia col critico italo-francese Paul Baggio che durerà fino alla sua morte.
Tra gli anni Sessanta e Settanta espone in Francia, Svizzera e Spagna, mentre le sue opere raggiungono la Grecia, la Romania, la Germania e gli Stati Uniti. Nel frattempo, il matrimonio (1970) con Carmelina e la nascita dei figli Daniele (1971) e Paolo (1975) saranno di stimolo alla sua presa di coscienza artistica e lo porteranno a passare da un periodo (1970-72) di ricerca espressiva che sfiora l’informale, con grandi pannelli in cui predomina il colore Bianco, ad una pittura che si colora di forti tonalità calde. E’ un periodo di grande inventiva e la sua pittura incontra i favori della critica e del pubblico che ne apprezza la luminosità e la forza espressiva.
L’artista incontra Ernesto Balducci nel 1978 e l’anno successivo si trasferisce con la famiglia a Fiesole presso la Badia Fiesolana. Nel 1980 conosce Antonello Trombadori che lo segnala al Premio Bolaffi di quell'anno e con il quale tesse un rapporto di amicizia che lo aiuta nel suo itinerario artistico.
Le sue opere sono apprezzate anche da Umberto Maldini, Everardo Dalla Noce, Mario De Micheli, Tommaso Paloscia, Giuseppe Selvaggi, Giorgio Ruggeri e Saverio Strati.
Nel 1987 instaura una proficua sinergia con il gallerista Tiziano Forni che lo introduce nel mercato giapponese dove partecipa ad importanti mostre di Maestri Italiani ed una Personale a Tokyo. Nel 1989 avvia una particolare collaborazione col gallerista Stefano Contini e l'anno successivo con la galleria Vallardi di Euro Capellini.
Nel 1992 improvvisamente muore Ernesto Balducci e la sua Utopia ”necessaria come l’acqua e il pane” incomincia a trasferirsi lentamente nelle opere di Lauria che continua a scrivere col pennello “il vangelo per la generazione dell’Apocalisse” così come scrisse Balducci nella prefazione di una monografia.
Nel corso dell’anno 2000 Lauria inizia un ‘viaggio’ nelle “Città dell’Utopia”, una mostra itinerante da Venezia a Matera. Nel 2001, per la mostra di Palazzo Lanfranchi di Pisa, Lauria, per la prima volta nel mondo della pittura, realizza un percorso espositivo per non vedenti ricevendo un elogio dal Presidente della Repubblica Italiana.
Nel 2003 Lauria inizia ad esplorare “la Nuova Babilonia” con le torri diroccate che prendono il posto delle architetture rinascimentali e i giardini fioriti che vengono divorati dal deserto, una produzione che viene accolta con grande interesse nel Festival della Creatività del 2006 a Firenze. Qui, pochi mesi dopo, espone nella mostra “I colori puliti del Sud“ a Palazzo Vecchio e nel 2007 il Comune di Lamezia Termine gli tributa una mostra antologica presentata da Maurizio Calvesi. Nel 2010 al Salone internazionale del Libro a Torino la casa editrice Pacini ospita una sua mostra e l’anno seguente è di nuovo a Firenze, nello scenario di Palazzo Medici Riccardi, con una personale nella quale vengono presentate le prime due Porte del Terzo Millennio.
Nel 2014 a Milano, Palazzo delle Stelline, presso la Rappresentanza della Commissione Europea si tiene la mostra “Ordine nel Caos, dalla Grande Guerra ai giorni nostri" con la partecipazione del Ministero dell'Educazione della Repubblica Francese e il tributo della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana.
Nel 2015 Lauria partecipa alla mostra “Francesco d’Assisi“ presso le Sale del Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi di Firenze per poi dedicarsi esclusivamente all’attività artistica sviluppando con maggiore impegno le tematiche legate ai Diritti Umani negati e portando a termine il suo antico progetto di realizzare il Portale che introduce alle Porte del Terzo Millennio, dodici come le porte della Gerusalemme Celeste.
Le sue opere più recenti, senza negare gemme di speranza, appaiono come diari sui quali registra le atrocità dei conflitti in corso e che si popolano di inquietanti alberi rossi che interrogano le coscienze sul futuro dell’umanità.