Giuseppe Lauria
SOTTOSOPRA
SOPRASOTTO
Il linguaggio pittorico di Giuseppe Lauria percorre sentieri sempre nuovi.
Il suo viaggio nella Babilonia del terzo millennio è orientato a focalizzare le contraddizioni del nostro tempo.
Lauria introduce, nelle sue opere, elementi che egli sottrae al mondo impenetrabile e criptato dei “cervelli elettronici” o raccoglie nelle trincee della Storia.
Negli ultimi lavori il sotto e il sopra possono anche essere il sopra e il sotto
La struttura di queste opere non è costruita sulla base, ma ruota intorno ad un asse orizzontale che taglia la superficie in due e rende il sopra funzionale al sotto e viceversa, così come le contraddizioni di un mondo sbagliato dove sono sconvolte le coordinate dei valori umani e solo la povertà è globalizzata.
Soprasotto o sottosopra, comunque l'opera si guardi, la Babele di Lauria galleggia in uno spazio luminoso dove in un'atmosfera da sogno vegeta e cresce rigogliosa la Speranza.
Alla Babele, destinata a crollare, si contrappone la città fiorita dell’utopia anche se qua e là si intravedono, sullo sfondo nebuloso, elementi minacciosi per la natura e per l’uomo.
Il suo albero fiorito, che domina la scena, prefigura una nuova primavera in attesa dell'uomo inedito in grado di progettare e realizzare un mondo migliore.